E quindi ho deciso di scrivere.
Che vuole dire tutto e niente. Scrivere è piuttosto facile, prendi una penna e un foglio e vai. No, così è un pò troppo generico e non sarebbe nulla di nuovo per me, quello che ho deciso di fare è imparare il mestiere dello scrittore.
Comincio questo mio percorso con molte motivazioni di vario tipo ma con gli anni ho imparato che la motivazione, il voler far qualcosa, non basta per ottenere quel che si vuole. E spesso il motivo principale per non riuscire ad ottenere quel che si vuole è perché non si sa bene ciò che si vuole, abbiamo vaghe idee e sogni a occhi aperti che sembrano irraggiungibili e sfocati.
Quei sogni, quelle vaghe idee non vanno abbandonati, o perlomeno non intendo abbandonarli perché mi lasciano quel tepore interno che solo i sogni ad occhi aperti riescono a dare, e sono importanti perché mi indirizzano a capire ciò che voglio.
Voglio allora trasformare quei sogni in una visione, un’immagine di me, nel futuro, che rappresenta la realizzazione del desiderio.
Il guercio sedeva nello studio, in mano un calice di rosso profumato e pungente, alle sue spalle il tramonto faceva brillare il mare che si intravedeva dalla finestra. L’ultimo capitolo era finito. Il guercio si guardò intorno, soddisfatto. Un buon finale. Disse fra sé. I suoi occhi indugiarono sulla libreria che sfoggiava tutti i libri che aveva scritto e prodotto nella sua vita. Ognuno una piccola storia, una piccola parte di lui che voleva raccontare e che altri avevano apprezzato. Avevano apprezzato abbastanza da permettergli di vivere una parte della sua vita raccontando storie.
Giungo 2042
Ma per realizzare quella visione bisogna pianificare, darsi degli obbiettivi e, soprattutto, scrivere.
La visione è importante perché ogni volta che mi sentirò inadeguato, stanco, depresso, ogni volta che vorrò buttare tutto e lasciar perdere, la userò per ricordarmi a cosa aspiro.
Ora però è il momento di cominciare a costruirsi quel percorso che mi porterà dove voglio arrivare. Non ho pretese artistiche, non ho desiderio di entrare nell’Olimpo degli Autori con la A maiuscola. Voglio solo raccontare le mie storie e voglio farlo al meglio. Con il rispetto che il mestiere richiede.
Il mio primo obbiettivo sarà quindi di scrivere e produrre il mio primo romanzo:
- Sarà un romanzo Fantasy
- Sarà scritto in Italiano
- Lo pubblicherò come auto-editore
- Lo pubblicherò nel 2023
Come obbiettivo è specifico – un romanzo fantasy scritto in italiano pubblicato come auto-editore – misurabile – parole, scene, capitoli – raggiungibile – riesco a scrivere 3000 parole alla settimana – rilevante – il primo passo verso la visione – vincolato nel tempo – ho 24 mesi per realizzarlo.
Già la nebbia vaga e irraggiungibile che era il mio sogno a occhi aperti si sta trasformando in qualcosa di concreto. Ora ho chiaro quali sono i passi da fare. Negli scorsi mesi ho scritto di getto molti schemi di romanzi (outline, come si dice in italiano?) e buttato giù moltissime idee, ma una in particolare continuava a ritornare ogni volta che mi mettevo a scrivere. Ho deciso che esplorerò quell’idea, quella storia, quei due personaggi che ormai mi accompagnano da qualche tempo e che ho deciso di far incontrare.
E userò questo spazio per documentare e responsabilizzarmi nel mio viaggio da apprendista scrittore