Ricordi che svaniranno quando non ci sarò più

La citroen in piazza, le casse che sparano i sangue misto, la damigiana del vino e un gruppo di ragazzi e ragazze che bevono, ballano e vivono tra la piazzetta e la statua del generale.

Le emozioni dentro ai vicoli, le bottiglie spaccate per gelosie ingustificate, le urla, i baci e i vestiti stracciati che esprimevano la nostra unicità

Sesso sulle scalette delle spallette, nascosti e visibili mentre macchine e pulman passavano ignari

Quel sentiero pomeridiano che andava dalla statua del generale all’altra roba, con una bottiglia in mano, e la noia del pomeriggio circondati dalla storia della città

La vergogna di un maglione aragosta per un’assurdo desidero di relazione al buio, per tornare innocenti e bambini, il grottesco desiderio di essere diversi da quel che si era

Quelle canne rollate sulle pedane di legno di piazzetta, ognuno unico, diverso, con idee, sogni, incatenamenti e disperazioni.

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